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AMSI/COLNAZ - MAESTRI AUTONOMI - BONUS EURO 200

AMSI - COL.NAZ. AUTONOMI, PARTE IL COUNTDOWN PER OTTENERE IL “BONUS 200 EURO”

Quasi tutto pronto per presentare la domanda del “Bonus 200 euro” da parte di lavoratori autonomi e professionisti (Maestri di sci), il cosiddetto mondo delle partite Iva. Ci sarà un click day, per offrire a tutti la stessa opportunità di ottenere il bonus (attribuito sulla base dell'ordine cronologico di presentazione della domanda), che, stando alle anticipazioni, potrebbe esserci alla metà del corrente mese di settembre, dopo l'approvazione definitiva del decreto attuativo.

La domanda andrà presentata all'INPS o alla Cassa di Previdenza, a seconda dell'ente (INPS ovvero Cassa) al quale il Professionista risulta iscritto. Se c'è una doppia iscrizione, sia a INPS sia a una “Cassa”, la domanda va presentata (solo) all'INPS.

Finalità e beneficiari. Come per la generalità dei dipendenti e dei pensionati, il Bonus 200 euro (il termine proprio è «indennità una tantum») viene erogato a Professionisti (Maestri di sci) e lavoratori autonomi quale misura di sostegno al potere d'acquisto, ridottosi in conseguenza alla crisi energetica e al caro prezzi in corso.

A settembre dovrebbe scattare il via libera all'erogazione, previa presentazione della domanda, a favore dei lavoratori autonomi e dei Professionisti (Maestri di sci) iscritti alle gestioni previdenziali dell'INPS, nonché dei Professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e di assistenza di cui al dlgs 509/1994 e al dlgs 103/1996, cioè alle cosiddette “Casse di previdenza professionali”.

Requisiti e condizioni. Per maturare il diritto al Bonus 200 euro, occorre che il lavoratore autonomo e/o Professionista (Maestro di sci) soddisfi determinati requisiti e condizioni:

  • nel periodo d'imposta 2021 deve avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro. Ai fini della verifica, dal computo del reddito personale assoggettabile a IRPEF al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, sono esclusi anche i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito relativo alla casa di abitazione e le eventuali competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;
  • deve essere già iscritto alle citate gestioni previdenziali (INPS o Cassa) al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del dl 50/2022;
  • deve avere partita Iva attiva e attività lavorativa avviata entro il 18 maggio 2022;
  • deve aver effettuato, entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione d'iscrizione per la quale è richiesta l'indennità, con competenza a decorrere dall'anno 2020. Tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la predetta data del 18 maggio 2022. Per gli iscritti all'INPS in qualità di coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli il requisito viene verificato sulla posizione del titolare (che è il soggetto che è tenuto ad effettuare il versamento dei contributi per conto dei familiari coadiuvanti e coadiutori).

Serve la domanda. Il “Bonus 200 euro” è erogato a domanda. Spetta per una sola volta e, peraltro, è incompatibile con l'attribuzione dello stesso bonus riservato ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ad altri soggetti (art. 31 e art. 32 dl 50/2022).

Per regola generale, il soggetto interessato (lavoratore autonomo e/o professionista) deve presentare la domanda all’INPS o alla Casse di previdenza cui risulta obbligatoriamente iscritto.

Fatta la domanda, ricade poi sull’INPS ovvero sulla cassa di previdenza che ha ricevuto l'istanza, il compito di verificare la regolarità per il riconoscimento del bonus e, conseguentemente, di provvedere a erogarlo in base al monitoraggio sull'utilizzo delle risorse complessive.

Come fare domanda. La domanda va presentata nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti Previdenziali, sulla base dei principi generali (attuativi della misura) fissati da uno specifico decreto ministeriale approvato la scorsa settimana.

Per gli iscritti alla gestione INPS sarà necessario disporre di credenziali atte ad accedere all’Area Riservata INPS, ovvero solo SPID, CIE o CNS.

Qualora il soggetto interessato risulti iscritto, contemporaneamente, sia all'INPS e sia a una Cassa di previdenza professionale, la domanda va presentata esclusivamente all'INPS. La domanda deve essere corredata da una dichiarazione rilasciata ai sensi del dpr 445/2000 (si veda tabella); in assenza, l'istanza è considerata inammissibile. Inoltre, alla domanda deve essere allegata una copia del Documento d'Identità in corso di validità e del Codice Fiscale, nonché le coordinate bancarie o postali per l'accreditamento del bonus.

Vale l'ordine cronologico. L'INPS e le Casse di previdenza procedono, per gli iscritti, all'erogazione del bonus in ragione dell'ordine cronologico delle domande presentate e accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti.

I termini per la domanda. Il decreto di attuazione del Bonus 200 euro non fissa i termini di presentazione delle richieste e lascia, quindi, la decisione all’INPS e alle Casse professionali.

Sembra quasi certo che alla fine ci sarà una data unica di presentazione delle domande per tutti gli aventi diritto, in modo tale che tutti i Professionisti abbiano le stesse opportunità di accesso, indipendentemente dalla professione esercitata.

La verifica è successiva. Il bonus è corrisposto sulla base dei dati dichiarati dal richiedente, nonché di quelli disponibili all'Ente erogatore al momento del pagamento. Successivamente, però, la domanda è soggetta a verifica anche attraverso informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall'amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detiene informazioni utili.

Nel caso in cui, in esito a questi controlli, non si riscontri la sussistenza dei requisiti per il diritto al bonus, l'Ente erogatore avvia la procedura di recupero nei confronti del soggetto che ha usufruito indebitamente dell'indennità.

Bonus esentasse. Il Bonus 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, né rileva ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile ed è corrisposto, a ciascun avente diritto, una sola volta.
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Dal momento che l’iter per richiedere l’agevolazione non è ancora completamente definito, si consiglia di sentire il proprio consulente fiscale per verificarne l’eventuale diritto e le modalità di presentazione della domanda. 


Il Presidente AMSI - Maurizio Bonelli
Il Presidente Col.Naz. - Beppe Cuc